Nel Kriya Yoga diamo grandissima importanza al lavoro sul respiro, attraverso pratiche di pranayama specifiche e potenti. Questo perché la mente, il respiro e il prana sono strettamente collegati tra loro e, lavorando sul respiro, che è il ponte di collegamento tra gli altri due, noi riusciamo a calmare e indirizzare verso i giusti canali anche la mente e il prana.
Nel Kriya Yoga inoltre lavoriamo sul flusso del prana nella spina dorsale, canalizzandolo costantemente in dentro e verso l’alto. Questo crea all’inizio una frizione contraria alla “normalità”.
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Gli insegnamenti del Maestro sull'arte di vivere in modo Yogico.
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Questo di seguito è un vero e proprio piccolo manuale di istruzioni per praticare il saluto al sole.
La parola sanscrita surya significa sole, mentre namaskar deriva da namas, ossia “inchinarsi” o“adorare”, e condivide la stessa radice con namaste (te significa tu). Non è un caso che il saluto al sole comincia e finisce con le mani giunte al centro del cuore, proprio a sigillare una vera propria forma di preghiera dinamica offerta al sole.
Esistono diverse forme e varianti, a seconda delle scuole, ma il Suryanamaskar classico è formato da una serie di 12 posizioni che vengono ripetute in successione e in cui si alternano un piegamento in avanti con uno all’indietro, allungando al massimo delle proprie possibilità la colonna vertebrale in ogni movimento.
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Isvara Pranidhana è uno dei modi più potenti che ci offre la scienza del Kriya Yoga per rimuovere gli ostacoli sulla via della chiarezza e della realizzazione del Sé. Potremmo tradurlo come abbandono, resa devozionale a Isvara (Dio) e specificamente abbandono del senso errato del sé separato e dell’esistenza individuale come via diretta per ristabilire la propria consapevolezza nella completezza e nell’Uno, che nella filosofia indiana è definito Brahman (lett. il vasto, l’infinito).
Patanjali non da una descrizione precisa di Isvara, ci dice solo che per metterci in rapporto con Lui dobbiamo utilizzare il Pranava (La più alta glorificazione, suono cosmico, o ciò che infonde il prana), ossia il mantra AUM (pronunciato Om), meditando su Esso e contemplandone il significato, lasciandoci assorbire nella Sua vibrazione.
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Questo è un mantra popolare, tratto dalle Upanishad e con un significato molto profondo, da contemplare e assorbire.
Esso contiene tutti gli elementi importanti per la ricerca spirituale e meditando sul suo significato possiamo arrivare a intuizioni molto profonde sul suo significato.
La chiave fondamentale per capirlo e metterlo in pratica sta nella comprensione dell’unità fondamentale di ogni cosa nell’Universo.
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